
UNA REALTA' MULTIDISCIPLINARE
Atelier ospita diversi professionisti preparati, forti di esperienze formative nei loro settori di competenza e con esperienza in campo pedagogico. L’approccio educativo adottato è innovativo e attuale: ogni professionista mette a disposizione dello staff le proprie conoscenze per un approccio multidisciplinare. Nel dettaglio le figure del progetto “Educazione fuori porta”:
- Uno psicomotricista:
Lo psicomotricista a tempo pieno è una figura di forte innovazione.
Il professionista è specializzato nell’intervento di prevenzione e/o correzione dei problemi comportamentale e relazionale di ogni bambino.
Sempre più di frequente si registrano diagnosi di BES o ADHD,e molto spesso il motivo principale di tali manifestazioni nasce da un problema di natura emotiva radicato negli anni e trascurato.
L’intervento costante di una figura come lo psicomotricista, in sinergia con tutto lo staff può progressivamente comprendere la natura del problema e intervenire.
- Una musico terapista:
Isabella, voce prettamente black, ha studiato canto nel mondo del gospel, per poi utilizzare le proprie competenze vocali nell'ambito educativo dell'intelligenza emotiva con i bambini.
L’intero staff redige nel corso dell’anno un “diario delle osservazioni”, materiale video e foto ai fini di documentare il percorso evolutivo di ogni bambino.
- Una pedagogista specialista anche nel sostegno genitoriale.
Questa figura interviene a sostegno dei genitori dando loro degli strumenti pratici e concreti per la gestione dei propri figli durante la loro quotidianità casalinga.
Tutto lo staff con cadenza mensile, si riunisce per fare team building:
- Un terapeuta esterno viene chiamato a:
-coordinare il team in un percorso di crescita di gruppo
-coordinare il team per favorire la comunicazione di staff
La frequenza di un percorso di crescita personale costante è un altro punto di innovazione.
Mettendosi costantemente in discussione non si può che essere flessibili al cambiamento, in qualsiasi ambito di vita, senza perdere mai la propria autenticità.
Oggi più che mai per il contesto storico che stiamo vivendo reinventarsi è un requisito basilare per poter essere sereni.
Ma se noi per primi non siamo in grado di farlo, come è possibile trasmetterlo alle nuove generazioni?
Lo staff infine, ma non meno importante, viene scelto sia per le competenze appena citate, ma anche per la propria scala di valori.
Il senso del dovere, del rispetto così come della pacifica convivenza o della autocritica non è uguale per tutti ed è una parte strutturale della persona che si forma nei primi anni di vita, all’interno del proprio nucleo familiare e sociale/educativo.
E’ fondamentale che la scala dei valori di partenza sia empaticamente simile per tutti gli individui del personale.
Per questo motivo la selezione dello stesso viene condotta da specialisti in età evolutiva.